La mostra “Picasso lo straniero” a Palazzo Reale di Milano ribalta la prospettiva tradizionale sul maestro andaluso, presentandolo attraverso la lente della sua condizione di migrante.
Un racconto che parte dal 1900, quando il diciottenne Pablo lascia la Spagna per Parigi, città che lo accoglie nel quartiere bohémien di Montmartre.
Del resto come recita Georg Simmel nel 1908 «Lo Straniero impara l’arte di adattarsi in maniera più creativa, anche se più dolorosa, di chi si sente in diritto di appartenenza».
Curata da Annie Cohen-Solal, privilegia l’aspetto biografico rispetto all’analisi formale. Attraverso opere provenienti dal Musée Picasso di Parigi, documenti d’archivio e fotografie, emerge il ritratto di un artista segnato da un triplice stigma: straniero, estremista di sinistra e avanguardista.
Il percorso espositivo si apre con i disegni del periodo di Montmartre, dove Picasso trova rifugio tra anarchici catalani e artisti emarginati. Saltimbanchi e acrobati popolano questi primi lavori, specchio della sua condizione di outsider. La svolta cubista viene presentata come conseguenza di questa marginalità: proprio la distanza dalle accademie permette a Picasso di sviluppare uno sguardo libero da condizionamenti.
Particolarmente significativa la sezione dedicata alle Demoiselles d’Avignon, capolavoro rifiutato dal Louvre per nazionalismo culturale. La mostra documenta anche eventi cruciali come la confisca delle opere del suo gallerista Kahnweiler durante la Prima Guerra Mondiale, il rifiuto della naturalizzazione nel 1940 e il tardivo riconoscimento da parte delle istituzioni francesi nel dopoguerra.
Il finale è dedicato al periodo di Vallauris, quando Picasso ritrova le radici mediterranee nella Costa Azzurra. Emblematico il “Plat aux trois visages” scelto come immagine della mostra: il profilo dello straniero, quello del cittadino e al centro il “meteco”, lo straniero libero ma mai pienamente integrato.
Cohen-Solal costruisce così un racconto necessario che illumina aspetti poco noti della biografia picassiana, anche se talvolta le opere sembrano passare in secondo piano rispetto alla narrazione storica. Ne emerge il ritratto di un artista che ha fatto della sua condizione di outsider la chiave per rivoluzionare l’arte del Novecento.
Picasso lo straniero
A cura di Annie Cohen-Solal
20 settembre 2024 – 2 febbraio 2025
Palazzo Reale, Milano
www.palazzorealemilano.it
@palazzorealemilano
Immagine di copertina: Succession, Picasso by SIAE 2024 Photo © RMN-Grand Palais (Musée national Picasso-Paris) / Mathieu Rabeau | Pablo Picasso, La Baie de Cannes, Cannes, 19 aprile 1958 – 9 giugno 1958. Olio su tela, 130×195 cm. Musée national Picasso-Paris. Dation Pablo Picasso, 1979. MP212
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