La peste in Venetia, spettacolo della compagnia De Calza I Antichi, al teatro l’Avogaria di Venezia, giovedì 21 novembre, sarà l’occasione per apprezzare il talento di Numa Echos, con le musiche dark dei suoi ultimi album, fuse alle partiture barocche del trio Ricercare antico di Marco Paladin, direttore d’orchestra del teatro La Fenice.
Numa Echos, nobile poliartista veneziana. Di lei si sa solo questo, biograficamente, nemmeno il nome di battesimo e il cognome illustre, ma tant’è: Numa è la sirena della laguna nera, o la sirena nera della Laguna. Di Venezia, della sua limacciosa e fatata, sospesa atmosfera, Numa è immagine ed espressione. Per meglio dire: espressioni. Variegate e sorprendenti forme diverse di un unico talento dalle radici punk, ancora più profonde del neogotico. L’arte, le arti di Numa Echos sono comprese tra la musica, la letteratura, l’arte visiva, pittorica e fotografica, il tutto immerso in una dote naturale performativa che ipnotizza, avvolge e immerge chi assiste ai suoi riti scenici, ritmici, vocali e grafici in una spirale infinita di dimensioni estetiche che affascinano e intimoriscono come i labirinti del mito.
Gli exploit narrativi di Numa erano cominciati sotto la protezione munifica di Andrea G. Pinketts, scrittore emerito scomparso anni fa, con cui l’artista collaborava nella stesura di antologie noir di memorabile momento, ma la carriera performativa multiforme – nonostante sia in preparazione un nuovo libro, di cui è possibile anticipare solo la materia, tragicamente ispirata a fatti luttuosi personali recenti: l’elaborazione della perdita -, è poi proseguita tra numerosi djset all’estero (resident alla serata Postpunk Lovers a Budapest in Ungheria – la prossima il 15 novembre 2024) e partecipazioni al festival svizzero del cinema LGBT 2024 a Ginevra. Tra i remix celebri di pezzi suoi si conta pure quello di Andy Fumagalli dei Bluvertigo su alcuni brani dell’ultimo album firmato Numa Echos, Descending Consciousness.
È attualmente in lavorazione un nuovo Ep in italiano che includerà collaborazioni con artisti italiani di rilievo. Non manca l’attenzione, all’interno del lavoro, alla violenza sulle donne, con un brano dal titolo: “Altre cose si spiegano”, pezzo che ha ottenuto nell’ottobre scorso una menzione speciale al contest “I Want Your Music”, promosso da Art-Waves.
La fumigante sirena nera appare sempre, ma non si sa mai in quale forma.
Immagine di copertina: Numa Echos, copertina dell’album, grafica Loris Passarelli, fotografia Andrea Lux Ferre
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