ArteiN TG WEB – Nona edizione

La nona edizione del nostro TG dell’arte parte da Rovigo, alla scoperta delle opere di Hammershøi e dei pittori del silenzio, per spostarsi poi nelle eleganti sale di Palazzo Reale a Milano, invase da Il trionfo della modernità dell’Art Déco. Il nostro percorso termina in terra veneta con la riscoperta di Silvana Weiller, artista che ha fatto della cultura ebraica e della fantasia poetica i pilastri della sua ricerca.

1. Alla scoperta di Hammershøi

La mostra, intitolata Hammershøi e i pittori del silenzio, porta a Rovigo oltre 100 opere, tra cui capolavori del maestro danese e di artisti a lui contemporanei. Noto per i suoi interni silenziosi e le figure femminili ritratte di spalle, l’artista racconta attraverso la pittura un mondo di introspezione e mistero.

La rassegna non è solo un’occasione per ammirare opere rare, ma anche per scoprire un movimento artistico che unisce nord Europa e Italia, con paesaggi dell’anima e atmosfere cariche di emozione.

Il percorso della mostra si concentra sul passaggio dell’artista in Italia e le sue influenze nel mondo del cinema.

2. Art Déco. Il trionfo della modernità

La mostra Art Déco. Il trionfo della modernità ripercorre la storia del movimento nato negli anni Venti, esplorando le sue origini, i materiali e le linee inconfondibili.

Partendo dal 1925, l’esposizione presenta oltre 100 opere tra mobili, gioielli, dipinti e oggetti di design, provenienti da collezioni italiane ed europee.

L’Art Déco, con le sue geometrie audaci e i materiali pregiati come ebano, avorio e acciaio, ha influenzato non solo l’arredamento, ma anche l’architettura e la moda. Tra i protagonisti in mostra spicca Tamara de Lempicka, che con le sue opere ha raccontato l’emancipazione femminile dell’epoca.

La rassegna si conclude con una sezione dedicata alla riscoperta dello stile negli Anni Ottanta, quando l’Art Déco tornò in auge grazie al cinema e alla pubblicità.

3.  La pittura poetica di Silvana Weiller

Il Centro Culturale Altinate ospita la retrospettiva Silvana Weiller. Paesaggi e leggende, dedicata all’artista veneziana che ha fatto della cultura ebraica e della fantasia poetica i pilastri della sua ricerca.

La mostra presenta oltre 100 opere, tra dipinti figurativi e astratti, disegni, libri illustrati e testimonianze del suo impegno come critica d’arte.
Il percorso espositivo si snoda tra paesaggi urbani e opere ispirate alla tradizione biblica, con rotoli di carta lunghi fino a quattro metri che raccontano storie di Giona, Ester e la regina di Saba.
L’influenza di Chagall è evidente, ma Weiller reinterpreta i temi con una sensibilità tutta italiana, veneta, che unisce ironia e profondità.

Negli Anni Settanta, la sua pittura evolve verso l’astrazione, con composizioni geometriche e monocromatiche che riflettono il dissolversi delle forme, pur mantenendo frammenti di natura.

Immagine di copertina: Silvana Weiller, da Il libro di Ester 1954-55 – Courtesy Studio ESSECI

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