Lo storico studio milanese di Piero Manzoni, in piena Brera, riapre per una breve e intensa mostra di Alessandro Russo (fino al 14 maggio), maestro calabrese formatosi – e poi formatore a sua volta -, come il soncinese emerito dell’arte concettuale, all’Accademia Braidense.
Infinito è il titolo della sparuta ma preziosa esposizione, sei quadri in tutto, di ispirazione classicamente astratta, che esprime i valori e manipola i canoni universali di un secolo di astrattismo in una chiave distintivamente personale e raffinata.
Le opere in mostra, realizzate nel 2012 in occasione di una chiamata del maestro Russo da Achille Bonito Oliva, per un progetto di rigenerazione urbana a Milano, restituiscono, in contesti di colori e forme che trascendono il reale, la memoria in frammenti e relitti dei luoghi abbandonati della città. Il risultato è una sapiente rassegna di suggestioni e rimandi a sensazioni e ricordi, compilata su tela con l’attenzione e la cura di una mano pittorica esperta e felice.
Alessandro Russo è tornato a più riprese a cimentarsi con la pittura astratta, nel corso di una carriera ormai vasta e ben meritata, alternando il richiamo alla metafora informale e alla trascendenza con prove eccellenti di ottima figurazione, in una cifra stilistica che lo pone tra i maggiori artisti contemporanei eredi e continuatori originali delle scuole pittoriche italiane dei secoli passati.
La mostra in Brera, imperdibile, nel cortile della vecchia Brera che aveva accolto l’ultimo brano della breve vita di Manzoni, è da visitare con la legittima aspettativa di un’esperienza pregnante, nel contatto con una sorta di sunto metastorico dell’arte contemporanea.
Alessandro Russo
Infinito
07 maggio 2024 – 14 maggio 2024 (escluso sabato e domenica, evento privato con ingresso su appuntamento)
Studio Zecchillo, ex Studio Piero Manzoni, via Fiori Chiari, 16 Milano, tel 347 9784833
Immagine di copertina: Alessandro Russo, Resti industriali (dettaglio), 2018 – Courtesy l’artista