Dal 17 marzo al 18 agosto 2024 Shahryar Nashat invade gli spazi della sala ipogea del MASI Lugano presentando Streams of Spleen, progetto site-specific, realizzato quasi interamente con nuove opere, che trasforma la sede museale in un vasto ambiente multisensoriale che avvolge il pubblico conducendolo in un percorso di scoperta visiva ed emozionale.
Streams of Spleen è anche il titolo del video realizzato dall’artista svizzero nel 2024, fulcro dell’intera esposizione. Integrata all’interno di una costruzione dal soffitto basso che si impone come dispositivo scultoreo al centro della sede espositiva, l’opera esorta a spostarsi dal punto di vista antropocentrico per assumere gli occhi di un lupo. Fondamentale è la colonna sonora, che accompagna le immagini degli animali ripresi nel loro habitat naturale, prodotti digitalmente o generati con l’intelligenza artificiale. Il suono dei lamenti dei lupi decostruisce lo spazio generando una inquietudine fisica che introduce le altre opere che compongono la mostra, focalizzate sul copro umano indagato nei suoi limiti percettivi e fisici.
Non secondario è il catalogo realizzato in collaborazione con il graphic designer Sabo Day e lo scrittore Kristian Vistrup Madsen. Un manufatto in bilico fra ironia, ricerca sull’esistenza umana e scoperta della professione artistica, una vera e propria “opera in più” di Shahryar Nashat che riassume e completa l’esperienza luganese.
Shahryar Nashat
STREAMS OF SPLEEN
A cura di Francesca Benini
17 marzo 2024 – 18 agosto 2024
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano, sede LAC
Immagine di copertina: Shahryar Nashat, Streams of Spleen, 2024, immagine da video HD: colore / audio stereo Courtesy of the artist, Rodeo, Piraeus/London; Gladstone Gallery, New York/Brussels; David Kordansky Gallery, Los Angeles/New York © the artist
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