Dal 6 febbraio al 28 marzo 2024 Galleria Gracis, in collaborazione con Galleria Richard Saltoun, offre al pubblico milanese una ricca mostra personale di Franca Maranò, importante artista barese nata nel 1920 nella cui opera materiali e pratica femminista si fondono mostrando un profondo legame per le origini e una prorompente energia verso il futuro.
Negli spazi della galleria una trentina di opere ripercorrono il fare artistico di una delle più importanti pioniere dell’avanguardia femminista, artista di ampio respiro che fa della sperimentazione relazionale la sua principale chiave stilistica. Formatasi frequentando lo studio di Enedina Zambrini Pitti, una delle allieve di Giovanni Fattori, propone una sua prima personale cifra stilistica negli anni Sessanta grazie all’influenza dell’arte informale che porta Maranò verso una pittura calligrafica che sfocerà nella tridimensionalità della ceramica.
Il contatto intimo con la materia da plasmare conduce l’artista, verso la metà degli anni Settanta, a fondere la cultura arcaica della sua terra con la necessità di raccontare la propria storia personale attraverso l’utilizzo di tessuti, tele cucite in cui il gesto si fa più lento e concettuale.
Il passo ulteriore, che da piena forma alla ricerca di una delle più interessanti artiste italiane del secolo scorso, conduce le opere nell’universo performativo. Con la serie degli Abiti mentali i tessuti diventano pelli da indossare che rivendicano il concetto di corpo e di identità personale legata sia all’universo femminile sia al territorio di formazione dell’artista.
FRANCA MARANÒ
6 febbraio – 28 marzo 2024
Galleria Gracis, Piazza Castello, 16 Milano
Immagine di copertina: Franca Maranò, installation view, Galleria Gracis, 2024, Milano – Courtesy Galleria Gracis, photo credit Fabio Mantegna
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