ArteiN TG WEB – Decima edizione

La nona edizione del nostro TG dell’arte parte dai colori verde acido, giallo limone e fucsia della mostra Chromotherapia, curata da Maurizio Cattelan a Villa Medici, per spostarsi poi nel Metaverso di CUBO a Bologna. Il nostro viaggio termina a Lugano, tra le quotidiane visioni perturbanti di Louisa Gagliardi.

1. La Chromotherapia del dottor Cattelan

Verde acido, giallo limone, fucsia. La mostra Chromotherapia, curata da Maurizio Cattelan, esplora un secolo di fotografia a colori attraverso le opere di 19 artisti.

Ospitata a Villa Medici, l’esposizione trasforma l’eccesso cromatico in un’esperienza sensoriale e terapeutica, capace di influenzare emozioni e percezioni.
Il percorso si articola in sette sezioni tematiche. La prima ripercorre gli inizi della fotografia a colori con i suoi pionieri, messi a confronto con le rivisitazioni contemporanee di Toiletpaper. Un’intera sezione celebra il mondo animale per condurre lo spettatore verso una sala che ridefinisce i canoni della bellezza femminile.

Mondi paralleli con visioni surreali, l’estetica del cibo e il ritratto contemporaneo sono alcuni degli argomenti iconici su cui la mostra conduce la riflessione degli spettatori.

2. L’identità al tempo del Metaverso

CUBO ospita la mostra “Una, Doppia, Collettiva. L’identità al tempo del Metaverso”.
L’esposizione esplora come l’identità e le relazioni si trasformano nell’era digitale, attraverso le opere di quattro artisti internazionali.

Il percorso si snoda tra gli spazi fisici di Porta Europa e Torre Unipol, con un’incursione nel Metaverso, dove alcune opere sono fruibili solo in forma virtuale.

A Porta Europa, una performance web indaga le micro-coreografie digitali ed una scultura in bronzo dialoga con la sua versione digitale, che fonde estetiche latino-americane e simboli sciamanici.

In Torre Unipol, un’installazione interattiva propone la creazione di un’estetica in continua evoluzione, con una riflessione sull’esistenzialismo online, mentre i visitatori sono trasformati in piante velenose in un ambiente virtuale, dove danzano in una coreografia generata da intelligenza artificiale.
La mostra è arricchita da un programma collaterale con workshop, performance e talk, che approfondiscono le sfide e le opportunità del Metaverso.

3.  Nel mondo di Louisa Gagliardi

La mostra “Many Moons” celebra l’universo visionario di Louisa Gagliardi, classe 1989, artista svizzera che trasforma scene quotidiane in visioni perturbanti.

Le sue opere, realizzate con una tecnica unica che combina tecniche digitali con vernici, gel e smalti, esplorano i confini tra reale e virtuale.

Il percorso espositivo si apre con dei funghi giganti che sovrastano lo spettatore, per poi immergersi in interni domestici distorti dove figure dai volti alterati creano un senso di disagio.

Due nuovi cicli site-specific arricchiscono la mostra: una stanza-tenda che ricrea un interno surreale con poltrone Le Corbusier e  figure sdraiate che richiamano modelli rinascimentali. 

Gagliardi, con la sua tavolozza di colori acidi, riflette sulle inquietudini dell’era digitale, dalla sorveglianza tecnologica alla crisi ecologica, coinvolgendo lo spettatore in un’esperienza immersiva. 

Immagine di copertina: Chromotherapia, Villa Medici, Roma – Courtesy © Toiletpaper Magazine, ph Daniele Molajoli

Abbonati qui ad ArteiN per poter accedere ai contenuti esclusivi!